Classe 1998, Aziz Abbes Mouhiidine è una giovane promessa del Pugilato Italiano. Nel suo palmares ci sono già premi molto prestigiosi: Guanto d’oro 2017, Bronzo Europeo 2017 e tre medaglie d’oro conquistate nel 2018 come: campione europeo Under 22, a Târgu Jiu, România, campione dell’Unione Europea a Valladolid e campione ai XVIII Giochi del Mediterraneo svoltisi a Tarragona.
Lo abbiamo intervistato mentre si prepara per le qualificazioni per le Olimpiadi di Tokyo 2021.
Cosa significano per un atleta le Olimpiadi?
Le Olimpiadi costituiscono un obiettivo, ma anche un punto di partenza, perché bisogna sempre guardare al futuro.
Come ti sei avvicinato al mondo della boxe e che cosa rappresenta per te?
Ho iniziato a praticare pugilato a 11 anni, nella palestra dei fratelli Moffa dove tutt’oggi mi alleno. Per me la boxe è tutto, è forza, è rivalsa è bellezza, non a caso è chiamata la “Noble art”. Il pugilato è un messaggio per la vita: bisogna sacrificarsi e impegnarsi per ottenere risultati!
Cosa pensi ti abbia fatto raggiungere risultati così importanti?
Un ruolo determinante lo hanno giocato miei genitori. Mia madre e mio padre mi hanno sempre supportato e spronato a dare il meglio di me, mi hanno consolato dopo le sconfitte e mi hanno saputo dire la parola giusta al momento giusto, caricandomi per i successivi match.
Ritengo di essere, inoltre, un ragazzo molto determinato, che si pone obiettivi importanti.
Penso sempre ad una montagna più alta da scalare, ed ora, infatti, il mio obiettivo è “l’Olimpo”.
Hai un film, una canzone, un quadro che ti dà la carica?
Adoro il film di Muhammad Ali con Will Smith (Alì, 2001 N.d.R.). La scena che mi emoziona di più è quando lui si allena con altri ragazzini in Africa ed in sottofondo c’è la canzone “Tomorrow”; questa scena mi trasmette molta carica perché fa capire come la boxe sia più di uno sport e di come Alì abbia fatto la storia. “Vola come una farfalla e pungi come un’ape”, è il mio motto.
La pandemia causa covid ha inciso molto anche nell’ambito sportivo, come stai vivendo il momento?
Non potermi allenare con il mio tecnico che mi conosce alla perfezione e che mi correggere è stato sicuramente molto difficile, come penso lo sia stato per tutti. Allo stesso tempo penso sia importante non abbassare la guardia e fidarsi delle autorità preposte a risolvere il problema.
Spero che questa situazione si normalizzi quanto prima.
Cosa senti di dire a un ragazzo che vuole avvicinarsi alla boxe?
Io dico che bisogna essere determinati e concentrati, è poi importantissimo porsi un obiettivo, qualsiasi esso sia, ed essere determinati per raggiungerlo.
La vita dell’atleta è caratterizzata da molti sacrifici, svegliarsi la mattina presto, allenarsi tutti i giorni, rispettare la dieta ed essere molto concentrati, però impegnandosi al massimo i risultati poi arrivano. I sacrifici portano sempre a grandi soddisfazioni, è questo il consiglio che mi sento di dare, porsi un obiettivo e fare il possibile per raggiungerlo!