E’ terminato da pochi giorni il primo bando volontari che inaugura la stagione del Servizio Civile Universale. Introdotto dalla normativa del D.Lgs. 40 del 2017, il nuovo sistema ha già iniziato nelle scorse progettazioni ad introdurre alcuni elementi di novità, che hanno scardinato in parte quella che è stata la visione progettuale di questo istituto per quasi venti anni.
La progettazione della primavera del 2020, sicuramente la più lunga come durata, è stata però la prima che ha funzionato integralmente con le nuove regole: un nuovo albo, enti con una maggiore strutturazione, l’introduzione dei programmi d’intervento, ma soprattutto alcuni elementi che avevamo iniziato già a conoscere lo scorso anno, come il tutoraggio di orientamento lavorativo, i tre mesi finali del progetto all’estero e l’introduzione di posti con riserva per ragazzi con minore opportunità. Delle novità che sicuramente hanno trovato impreparati molti ragazzi, che nella scelta della propria opportunità si sono trovati di fronte a molte scelte da fare, senza ancora comprenderne nel profondo la portata.
In effetti il 2021 sarà un banco di prova importante per il Servizio Civile Universale, che in questa primavera si sta approntando a svolgere una delle più grandi selezioni di operatori volontari, ed a dare avvio, ancora all’ombra dell’emergenza pandemica, programmi d’intervento molto impegnativi.
Ma dobbiamo partire dai numeri per capire la portata del fenomeno. Su 55.793 posizioni a bando, tra progetti ordinari, progetti in garanzia giovani e progetti all’estero, le domande presentate sono state 125.286. Un numero che ci parla di un’esigenza che sta crescendo, sicuramente da misurare con vari fattori, non ultima la condizione economica vissuta all’ombra della pandemia da molte famiglie.
Sui 3.027 progetti inclusi in 612 programmi di servizio civile che si realizzeranno in Italia, 2.825 posti (il 5,8% del totale) sono destinati ai giovani volontari con minori opportunità, mentre 443 (il 72,4%) sono i programmi prevedono misure di tutoraggio. I 38 programmi di servizio civile all’estero vedranno impiegati invece 736 volontari su 137 progetti nei cinque continenti. I progetti del Programma operativo nazionale – Iniziativa occupazione giovani (PON-IOG) “Garanzia giovani” vedranno impegnati 6.748 operatori volontari nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, che hanno aderito alla Misura 6 “Servizio civile universale”.
Dei numeri che fanno ben sperare anche in una stabilizzazione dei fondi sul Servizio Civile, così da renderlo finalmente “Universale”.