Politiche Giovanili

Orientamento una bussola per prepararsi al futuro

In questo periodo caratterizzato da rapidi mutamenti e incertezze, le politiche di orientamento assumono una forte valenza e devono essere capaci di sostenere le scelte personali lungo l’arco della vita, dalla scuola all’età adulta, nella formazione continua e nella carriera professionale.

Se si analizzano i dati sulla condizione di difficoltà dei giovani nel mercato del lavoro, emerge l’importanza del processo di orientamento come strumento conoscitivo che può permettere loro di mettere in campo delle azioni correttive per superare tali difficoltà, ponendosi in maniera critica e attiva rispetto alle scelte da intraprendere.

Secondo l’UNESCO, orientare significa essere in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per adeguare gli studi e la professione alle mutevoli esigenze della vita; ha il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di permettere il pieno raggiungimento dello sviluppo della persona umana.

Nelle attività di formazione ogni persona si impegna in un processo attivo di sviluppo di sé e di costruzione di un progetto che lo porta a modificarsi ed arricchirsi, in relazione al contesto socioeconomico e formativo che lo circonda.

In quest’ ottica l’orientamento non è solo finalizzato alla scelta del percorso formativo professionale, ma ha lo scopo di aiutare la persona a valorizzare le proprie capacità e a realizzare un progetto di vita.

Ormai è chiaro che difficilmente svolgeremo un unico lavoro durante la nostra carriera, piuttostoavremo esperienze professionali diverse rispetto al livello di formazione raggiunto. L’orientamento,dunque, diviene una pratica permanente, non più svolta unicamente all’interno delle istituzioni scolastiche, ma necessaria ad assistere le persone nella gestione professionale a qualsiasi età e in qualsiasi momento della vita ovvero quando ci ritroviamo a dover scegliere che strada deve prendere il nostro percorso formativo; quando siamo alla ricerca di un lavoro; quando cerchiamo di conciliare le nostre aspirazioni con le richieste di mercato.

Può contribuire ad aumentare la consapevolezza di sé, indipendentemente dall’età o livello di qualifica, portando allo sviluppo di nuove competenze che aumentano il lavoro autonomo e l’imprenditorialità.

L’orientamento, dunque, si conferma fondamentale per i lavoratori di domani, per affrontare e ridurre il mismatch di competenze, tra quelle che richiedono le aziende e quelle che effettivamente i candidati possiedono.