Politiche Giovanili

Generazione “Greta”: la partecipazione dei giovani in campo ambientale

environment Earth Day In the hands of trees growing seedlings. Bokeh green Background Female hand holding tree on nature field grass Forest conservation concept

Da qualche anno, considerati numerosi studi, emerge da parte dei giovani una diffusa sensibilità verso i temi ecologici. Quella che viene descritta è una generazione cosciente che sente fortemente il bisogno di sollecitare la società civile alla difesa dell’ambiente dimostrando di essere pronti ad adottare comportamenti rivolti ad uno stile di vita all’insegna della sostenibilità ambientale.

In questi anni l’opinione pubblica ha dato molto spazio alle tematiche ambientali e al cambiamento climatico; cinque anni fa fu pubblicata l’Enciclica “Laudato Si’ che ha risvegliato l’attenzione anche dei gruppi religiosi. In questi ultimi anni, prima della pandemia, abbiamo visto giovani di tutta Europa organizzare scioperi per il clima, guidati dall’attivista svedese Greta Thunberg.

Dalla recente indagine (aprile 2021) Ipsos per “Climate Of Change”, emerge che il 54% dei giovani italiani sono preoccupati per i cambiamenti climatici (un dato superiore alla media europea che non supera il 46%) e, inoltre, considerano il degrado ambientale come il secondo problema più grave che il mondo deve affrontare dopo le malattie infettive.

L’ambiente non è solo un tema di discussione e preoccupazione ma è un argomento chiave per quanto riguarda la partecipazione giovanile.
Questo tipo di volontariato solitamente prevede azioni concrete a difesa del patrimonio naturalistico dei territori, per salvaguardare l’ambiente e promuovere un approccio attivo verso gli ecosistemi naturali.
C’è chi sceglie di iscriversi a una organizzazione strutturata, chi invece preferisce farlo senza appartenenze, magari in una logica di prossimità e di vicinato (come i gruppi di ragazzi che spontaneamente si organizzano per ripulire aree del loro territorio), chi è mosso da valori religiosi e chi vuole acquisire nuove competenze e capitale sociale da poter “sfruttare” anche per l’inserimento lavorativo.
Quello che li lega è la consapevolezza dell’impatto dei propri consumi e la necessità di un maggior impegno per tutelare il pianeta dallo sfruttamento incontrollato delle risorse.

Questi giovani sono portatori di un cambiamento epocale, attraverso un nuovo modo di pensare e agire, cercano di costruire un nuovo futuro e hanno ben presente quanto sia urgente immaginare già oggi come affrontare il tema dell’esaurimento delle risorse naturali, delle energie rinnovabili, dell’ecosostenibilità per mettere al sicuro la Terra il prima possibile.
Il futuro del nostro pianeta è giovane!