Politiche Giovanili

Giffoni: i giurati incontrano Alessandro Zan

Arriva al Giffoni Film Festival 50 Plus, su grande richiesta dei giurati, Alessandro Zan, parlamentare del partito democratico, conosciuto da tutti gli italiani per essere promotore del DDL Zan.

“Sei stato il primo politico più richiesto dai giovani giurati e io ascolto sempre la loro voce”, con queste parole il Direttore Gubitosi ha dato il suo benvenuto al deputato.

Grande attesa da parte dei giurati di “IMPACT!” che hanno riservato una rosa di domande per il parlamentare in merito al disegno di legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo che porta il suo nome e che da molto tempo ormai attira in riflettori del dibattito pubblico.

Tematiche attuali che incontrano l’approvazione delle giovani generazioni che, in occasione del dibattito che si è tenuto in Sala Blu, hanno espresso il proprio dissenso verso una classe politica dalla quale non si sentono rappresentati e che tiene l’Italia sempre “un passo indietro” rispetto agli altri paesi europei.

“Noi come la Norvegia” il desiderio dei giovani IMPACT! Infatti questo è stato il primo paese al mondo ad includere gli omosessuali nella legislazione anti-discriminazione nel 1981 con un articolo del codice penale, un passo importante, sinonimo di civiltà che a distanza di quarant’anni anche l’Italia si appresta a compiere sebbene il percorso sembri essere ancora lungo e tortuoso.

La proposta del DDL Zan, infatti, è stata depositata nel 2018 e solo nel 2020 è stata approvata alla camera, è alta l’attenzione intorno a questo disegno di legge che vede nettamente diviso il Senato della Repubblica Italiana dove, ad oggi, non è stato ancora approvato il testo.

Sfumata ormai la possibilità di vedere approvata la legge entro l’estate 2021, importante scoglio da superare è l’incombenza dei tantissimi emendamenti che richiede molto tempo e dunque rende inevitabile rimandare a settembre le votazioni.

A questo proposito Zan ha dichiarato: “è importante che davanti al Paese la politica si assuma la responsabilità di dare una piega di civiltà che ha tutta Europa tranne l’Italia”.
Democratico e aperto al confronto Alessandro Zan segna i limiti entro i quali è impossibile ogni tipo di interferenza: “la mediazione si può avere su tutto ma non deve mai limitare la dignità ed i diritti delle persone-ha dichiarato con convinzione- si può intervenire su tutto ma non sulla vita degli italiani, ecco perché ritengo che alcune proposte siano inaccettabili in quanto renderebbero discriminatorio un testo nato per combattere i crimini d’odio e le discriminazioni sociali. Per noi il confine che non va superato è questo, non bisogna andare mai oltre i diritti delle persone e la loro dignità perché questo significherebbe creare dei cittadini si serie B e cittadini di serie A e questo è inaccettabile”.