Concluso il 2022, anno europeo dei giovani, la Commissione Europea ha deciso di dedicare il nuovo anno alle “Competenze”! Lo ha annunciato la presidente della commissione Ursula von der Leyen, nel discorso sullo stato dell’Unione del 2022.
L’Anno europeo delle competenze – promuovere la competitività, la partecipazione e il talento.
La scelta è stata presa in base alla consapevolezza che ci sono molti posti di lavoro vacanti in UE, soprattutto in quelle che ormai da tempo vengono definite nuove professioni e che, per rispondere a questo problema, è necessario che si sviluppino nuove competenze in grado di rispondere alle reali esigenze di un mercato del lavoro in continuo mutamento.
Nuove competenze da sviluppare in particolare su transizioni verde e digitale che rappresentano i temi fondamentali su cui scommettere per far sì che la ripresa economica sia socialmente equa e giusta per non lasciare nessuno indietro. Dotare la forza lavoro delle giuste competenze contribuisce anche alla crescita sostenibile, accresce l’innovazione e migliora la competitività delle imprese.
Per incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, gli Stati membri hanno approvato gli obiettivi sociali dell’UE per il 2030, in base ai quali almeno il 60% degli “adulti” dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione, presentando già il loro contributo nazionale al conseguimento di tale obiettivo. Si tratta di un aspetto importante anche per raggiungere, entro il 2030, l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78%.
Con l’Anno europeo delle competenze, in collaborazione con il Parlamento Europeo, gli Stati membri, le parti sociali, i servizi per l’impiego, le camere di commercio e dell’industria, gli erogatori di istruzione e formazione, i lavoratori e le imprese, la Commissione propone di imprimere nuovo slancio all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita:
• promuovendo investimenti maggiori, più efficaci e inclusivi nella formazione e nel miglioramento del livello delle competenze per sfruttare appieno il potenziale della forza lavoro europea e sostenere le persone nel passaggio da un posto di lavoro a un altro;
• garantendo che le competenze siano adeguate alle esigenze del mercato del lavoro, anche cooperando con le parti sociali e le imprese;
• abbinando le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per la transizione verde e digitale e la ripresa economica. Si presterà particolare attenzione all’attivazione di un maggior numero di persone per il mercato del lavoro, in particolare donne e giovani che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo;
• attraendo persone provenienti da paesi terzi con le competenze necessarie all’UE, anche rafforzando le opportunità di apprendimento e la mobilità e agevolando il riconoscimento delle qualifiche.
“Prendendo le mosse dai successi dell’Anno europeo dei giovani 2022, nel prossimo anno ci adopereremo per dotare le persone delle competenze necessarie per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro: tale obiettivo va di pari passo con la formazione. Con l’Anno europeo delle competenze sosterremo un finanziamento più consistente, più efficiente e più inclusivo per la riqualificazione, il miglioramento delle competenze e la formazione, affinché i nostri talenti sviluppino il loro pieno potenziale” ha dichiarato la Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel.
Comunicato stampa integrale:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_22_6086