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Le idee 4.0 di Leonardo Zenere per la rinascita del settore conciario

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Leonardo Zenere è un giovane imprenditore poco più che ventenne, nato e cresciuto nel mondo dell’industria conciaria. Figlio di  imprenditori del medesimo settore, negli ultimi anni ha deciso di affiancare la tradizione della sua famiglia all’innovazione, gettando semi nel mondo dei contenuti digitali e della produzione cinematografica.

Leonardo sta ottenendo sempre più riconoscimenti, già venuti alla ribalta grazie al suo primo cortometraggio recentemente nonché per il suo brand di abbigliamento col quale ha presentato una collezione all’interno della Rinascente di Milano.

Forte dei traguardi in settori, tutto sommato distanti dal mondo in cui è nato, ha deciso di voler dare un suo tocco in termini di comunicazione, anche al mondo delle concerie dal quale proviene, affiancando alla lavorazione e alla produzione delle pelli, riflessioni su questioni ambientali, energetiche e sociali.

Per fare ciò sta dando vita a un gruppo di lavoro, dal profilo internazionale, che si annuncia ricco di presenze e competenze importanti, con l’obiettivo di rinnovare completamente la narrazione del mondo conciario e arrivare a porre in evidenza gli aspetti chiave che determinano i principi della lavorazione della pelle.

A partecipare al progetto anche il suo manager, Simone Giuseppe Pietro Di Giorno che crede nelle potenzialità del giovane e nella sua nuova idea di comunicazione del settore, che ogni anno si fa sempre più inesistente.

Il progetto, che avrà inizio nei prossimi mesi, prende il nome di “The Truth of Leather” e vede da subito sostenitori come il noto imprenditore Christian Olivieri, amministratore delegato della Olivieri pellami, esperto del settore conciario dal 1946.

La visione del progetto di Zenere prevede un rinnovamento comunicativo all’interno del comparto conciario, al fine di creare una connessione diretta tra chi produce la pelle e il consumatore finale. Per raggiungere questo obiettivo, intende utilizzare diverse forme di comunicazione, in particolare quella digitale per sensibilizzare e promuovere una maggiore consapevolezza e trasparenza all’interno del settore.

“Molti dei marchi più famosi e importanti al mondo, italiani e non, si affidano ancora oggi alla filiera conciaria italiana” – afferma Leonardo, “sono moltissimi i brand di lusso che utilizzano la pelle come elemento chiave di molte collezioni, dalla moda, all’arredamento fino all’automotive”.

Il settore della lavorazione della pelle è stato oggetto di diverse critiche, sollevando molte preoccupazioni in merito alla sua sostenibilità e sulla etica delle sue pratiche incentivando l’utilizzo di materiali sintetici. Ma Leonardo afferma che l’inserimento di questi prodotti non è affatto la soluzione giusta per risolvere queste preoccupazioni, sostenendo che il supporto al suo progetto diventa fondamentale per comunicare la vera natura ambientale del settore e dimostrarne la sua sostenibilità. Leonardo vuole quindi portare la tradizione del know-how artigianale della pelle ad un nuovo livello, che permetta di “promuovere pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente e degli animali, nonché di sostenere l’adozione di nuove norme per proteggere il settore e garantirne la qualità e l’integrità”.

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