Presentata alla Comunità Educante la sintesi dell’indagine esplorativa “Care together – Il benessere dei giovani in comune”; ai questionari di Labcom commissionati dal Comune hanno risposto 1194 studenti, 720 genitori e 136 docenti di Scandicci.
Il 57,2% degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Scandicci pensano che gli insegnanti tengano molto a loro, un dato positivo che sale addirittura al 73,8% se si parla di istruttori ed educatori in ambito sportivo e in altre attività associative e culturali; un risultato che fisiologicamente va a calare con la crescita dei ragazzi, dal momento che per i giovani studenti delle secondarie di secondo grado scende al 49,6% per istruttori ed educatori, e al 33,6% per i docenti.
E’ questo uno dei risultati più rilevanti della ricerca sociologica “Care together – Il Benessere dei giovani in comune – Giovani, socialità, benessere”, presentati nel pomeriggio di lunedì 13 novembre 2023 al Castello dell’Acciaiolo nell’ambito delle iniziative della Comunità Educante di Scandicci che accomunano scuole, famiglie, associazioni sportive e culturali, circoli, parrocchie, istituzioni, centri di socialità e “ogni persona coinvolta nella crescita di ragazze e ragazzi”; ai questionari di “Care together”, ricerca commissionata dal Comune di Scandicci e curata da Labcom Ricerca e Azione per il Benessere Psicosociale, spin-off accademico UNIFI, hanno risposto 1194 studenti (848 di primarie e secondarie di primo grado, 346 delle superiori), 720 genitori (582 di primarie e medie, 138 di studenti di secondarie di secondo grado) e 136 docenti (59 di primarie e secondarie di primo grado, 77 di secondarie di secondo grado).
Per quanto riguarda i desideri dei genitori, chi ha figli alle primarie e medie desidererebbe più tempo per giocare con i figli (2,58 su una scala fino a 4) e avere più pazienza (2,48/4); chi ha figli alle superiori riuscire a gestire le relazioni emotive(2,53 su 4) e riuscire a discutere con più calma (2,49/4).
Anche i principali desideri per ragazzi e giovani sono diversi tra chi frequenta primarie e secondarie di primo grado e chi invece le secondarie di secondo grado: nel primo caso le maggiori domande riguardano attività sportive gratuite così come strutture sportive pubbliche (271 richieste) e attività ed eventi di interesse giovanile (163); nel secondo caso attività e spazi per i giovani (40) e cambiamenti nella scuola (23).
Secondo gli intervistati Scandicci offre servizi e opportunità, in ordine, per bambini (2,79 su una scala fino a 4), famiglie (2,63), anziani (2,60), giovani (2,54), persone con disabilità (2,41), migranti (2,24), giovani che non studiano o lavorano (2,13), persone senza fissa dimora (2,04).
“Oggi iniziamo una riflessione con la Comunità Educante di Scandicci a partire dai risultati della ricerca sul benessere dei giovani Care together, un’approfondita attività di conoscenza che sarà guida nella programmazione e nella preparazione dei prossimi appuntamenti – ha detto l’assessora alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili Ivana Palomba – è un’indagine che volutamente mette in luce anche elementi di difficoltà nelle relazioni tra i giovani, le famiglie, la città nel suo insieme e anche il mondo della scuola, aspetti che possono essere affrontati solo se sono ben conosciuti, con l’unico obiettivo di migliorare sempre. Con questi risultati scegliamo di partire da un punto ben fermo e assolutamente positivo, ovvero dal fatto che tutte le parti intervistate ritengono fondamentale la dimensione relazionale, e che questo porta alla ricerca di occasioni e luoghi di socializzazione, oltre a quelli sportivi che comunque costituiscono un’importante offerta del territorio”.
“La fotografia che emerge rispetto al benessere giovanile si differenzia in base all’età dei partecipanti: all’aumentare dell’età cresce infatti l’esigenza di spostarsi e di avere maggiori offerte culturali e sociali – si legge tra le conclusioni a corredo della sintesi dei risultati della ricerca sociologica – uno dei settori che rappresenta un’offerta particolarmente apprezzata è quella dello sport che, tuttavia, mostra anche una differenza di genere. La socialità, soprattutto per i più grandi, si svolge nei luoghi informali (piazze, giardini) che potrebbero essere valorizzati per divenire luoghi ‘piacevoli’ di frequentazione”.
“Il benessere dei giovani, anche dei più piccoli, sembra risentire particolarmente dello stress e dell’ansia legata alla scuola e al carico di studio – si legge ancora – I giovani sembrano pertanto trovarsi in una situazione in cui da un lato sentono una pressione performativa, dall’altro una mancanza di tempo e opportunità per dedicarsi ad attività piacevoli, aspetto che crea uno sbilanciamento nell’equilibrio e nel benessere personale. La volontà a partecipare e ‘creare valore’ può essere considerata un importante fattore di protezione e di salute in quanto ‘Il sentirsi apprezzato’ e ‘sentire di poter contribuire’ sono dimensioni strettamente correlate al benessere e alla capacità della persona di costruire un percorso di vita basato sul valore e sul senso”