Un progetto particolarmente interessante quello che è partito dal Maestro Roberto Cavosi nelle aule dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Il docente di drammaturgia radiofonica ha lanciato un’ardua sfida ai diciotto studenti del Master di drammaturgia e sceneggiatura dell’anno accademico 2019/20 invitandoli a scrivere monologhi aventi come tema la fisica quantistica. L’obiettivo era quello di coniugare la drammaturgia con lo studio della materia che, come suggerito dalla meccanica quantistica, esiste sotto la duplice forma di particella, la parte visibile a tutti, e onda, rilevabile solo sperimentalmente. Gli allievi hanno colto con entusiasmo l’opportunità di far volare la fantasia rivelando attraverso la dualità della materia le dicotomie che affronta l’essere umano.
Il risultato dei monologhi, tutti scritti durante il primo lockdown, è stato sorprendente al punto tale da dar vita ad una collaborazione con Rai Radio 3.
E’ stato inserito infatti nella programmazione di Radio 3 Suite uno spazio appositamente creato e dedicato alla lettura dei monologhi, spazio che ha preso il nome di “Interferenze d’onda”.
Le onde dell’anima, del pensiero, del nostro essere, come le ha definite il Maestro Cavosi, ideatore del progetto, che ha voluto lasciare ai ragazzi piena libertà espressiva.
A partire dal 6 gennaio fino alla fine del mese i giovani autori, uno a sera, hanno avuto la possibilità di presentare il proprio monologo e farlo ascoltare al pubblico nazionale. Un’importante vetrina ma anche un importante momento di condivisione di punti di vista in questo tempo che ci tiene lontani e spesso in contatto esclusivamente attraverso le nostre voci.
Ogni autore, impegnato nella doppia veste di scrittore ed interprete, ha declinato il tema a suo modo, ciò ha reso significativamente vari i monologhi e per questo molto piacevoli all’ascolto. Temi diversi, alcuni anche molto delicati come la violenza sulle donne, l’aborto, la dicotomia tra il bene e il male, tra vita e morte, tutti trattati con sensibilità ed originalità.
I monologhi, diversi anche nello stile, dal più drammatico al più ironico, sono tutti riascoltabili sul podcast dedicato.
Un progetto che ricorda la bellezza da molti dimenticata di ascoltare storie, meglio ancora se provenienti da voci giovani che sono in grado di raccontare con delicatezza e grinta l’uomo e il mondo di oggi.