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Grande successo per “Il Futuro è Tuo – Io rispondo Europa”

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Lo scorso 22 aprile a Roma si è tenuta l’iniziativa organizzata dal CNG, ne abbiamo parlato QUI (link: https://www.politichegiovanili.com/2022/04/20/il-22-aprile-a-roma-ce-il-futuro-e-tuo-io-rispondo-europa/ ), rientranti tra le attività la Conferenza sul Futuro dell’Europa.

I giovani partecipanti hanno presentato ai rappresentanti delle Istituzioni, nazionali ed europee, i Position Paper (LINK: https://consiglionazionalegiovani.it/wp-content/uploads/2022/04/POSITION-PAPER-.pdf ) in tema di: Ambiente, Cambiamento Climatico, Trasformazione Digitale, Economia, Giustizia Sociale, Occupazione, l’Ue nel mondo, Democrazia Europea, Stato di Diritto e Sicurezza, Istruzione, Cultura, Gioventù, Sport e Salute, elaborati grazie alle precedenti consultazioni online, e con il prezioso contributo delle Commissioni Tematiche.

 

Maria Cristina Pisani, Presidentessa del CNG, ha sottolineato l’importanza della conferenza sul futuro dell’Europa, quale vero esercizio di democrazia e di partecipazione: “Partecipazione difficile da realizzare ma che nella conferenza ha trovato uno strumento importante, contaminando le istituzioni con la vitalità dei giovani e delle loro proposte”.

Interessanti spunti sono stati forniti dagli ospiti istituzionali che hanno arricchito il momento di confronto sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa. Tra questi:

Fabio Massimo Castaldo, già Vicepresidente del Parlamento Europeo, che ha sottolineato l’importanza di dover potenziare l’istituto dell’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) che consente ai cittadini dell’UE di chiedere alla Commissione di presentare una proposta legislativa.

Vincenzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, che ha dichiarato che in questo momento storico c’è voglia di rafforzare e non più di demolire l’EU; c’è bisogno di fare ancora di più in termini di solidarietà e di integrazione; c’è bisogno di dire senza timore che i trattati vadano rivisti, non per abbattere ma per rendere più forte l’Europa.  La sovranità non si perde ma è condivisa. Commovente il ricordo a David Sassoli: “L’Europa non è un incidente della storia.”

Brando Benifei, eurodeputato, in tema di Green deal, ha detto che la fragilità dell’ambiente richiede una risposta innanzitutto civile di tutti i cittadini e deve diventare parte del bagaglio culturale. Per la transizione c’è un costo, che non deve essere pagato da chi ha già pagato tanto. Non è un passaggio neutro e c’è bisogno di impegnarsi per farlo pagare a chi ha inquinato di più. C’è un forte legame tra digitale e Green, con l’intelligenza artificiale e le Smart city si può fare un salto di qualità per la sostenibilità e realizzare un mondo più pulito.

Antonio Tajani, già Presidente del Parlamento Europeo, in tema di lavoro ha ricordato che non è solo l’Università a fare ricerca ma anche l’industria. L’innovazione è fondamentale per rendere più competitiva una realtà. C’è bisogno di maggior formazione informatica, scientifica nonché allo spirito di impresa, nella scuola non ci sono stimoli per diventare imprenditori. Manca una politica delle start up efficiente. Il mercato del lavoro ha delle richieste e noi dobbiamo fornire delle risposte. L’industria agroalimentare ha la possibilità di offrire offerte di lavoro ma mancano i giovani in grado di rispondere a questa richiesta. C’è bisogno di maggiore formazione mirata, anche attraverso forme come il sistema duale tedesco e austriaco.

Sulla guerra ha dichiarato, inoltre, che c’è bisogno di un altro recovery plan, con nuovi bond europei, per investire sulla crisi ucraina e sulla sovranità alimentare.

Criticità sulla Cofeu sono state mosse dall’On. Augusta Montaruli in quanto questo sistema non prevede una votazione ma un generico impegno ad adottare posizioni condivise, che non si capisce come possano essere prese senza un voto. Allo stesso tempo non si possono affidare delle scelte ad un sistema di “democrazia dei sondaggi”. L’unico merito della conferenza è stato quello di aprire un dibattito perché tutti condividono perplessità sull’attuale UE. “Auspico un Europa come Confederazione delle nazioni, con una politica europea condivisa, soprattutto in un momento come questo che vede la guerra in Europa”.

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